Francesco Filomusi Guelfi, il giurista, docente universitario e senatore del Regno d’Italia che, nell’Ottocento, pensò un Abruzzo in grande
25/05/2013
Un ritratto a tutto tondo di Francesco Filomusi Guelfi, quello tracciato nel corso del convegno promosso dal Comune, in collaborazione con Scuola di Regione, che si è tenuto stamane al Teatro Michetti di Tocco da Casauria. A raccontare la vita, l’opera e il legame con il paese natale del giurista, docente universitario e Senatore del Regno d’Italia, nato a Tocco da Casauria il 21 novembre 1842, sono intervenuti Giampiero Di Plinio, ordinario di Diritto pubblico all’università d’Annunzio di Pescara, Luciano D’Alfonso, politico abruzzese e presidente di Scuola di Regione e Lorenzo Filomusi Guelfi noto viticoltore abruzzese e discendente dell’illustre toccolano, celebre esponente di una famiglia di studiosi, letterati, medici.
Partendo da un prezioso tomo del 1873 “L’enciclopedia giuridica”, il professor Di Plinio ha descritto all’attento uditorio il Francesco Filomusi Guelfi giurista, che è riuscito a superare la stagnazione del diritto nella seconda metà dell’Ottocento e a trasmettere un metodo scientifico che obbligava lo studioso di scienze giuridiche a muoversi in un labirinto culturale che va dalla filosofia, alla storia, all’economia.
Mentre Luciano D’Alfonso, ha messo in luce l’aspetto più politico del celebre toccolano, senatore del Regno d’Italia e precettore di Vittorio Emanuele III, dallo sguardo lungo, proteso al futuro, che si occupò degli ultimi e delle donne in un’epoca in cui lo Stato sociale era un’utopia e che per l’Abruzzo parlò di regime delle acque e di collegamenti ferroviari, ipotizzando la direttrice Manoppello-Pescara per lo sviluppo economico della valle del fiume Pescara, a partire dalla sua amata Tocco da Casauria, ma anche della necessità di creare alleanze, contatti fuori dalla regione.
E’ stato, infine, Lorenzo Filomusi Guelfi ad aprire il cassetto dei ricordi e degli aneddoti di famiglia raccontando l’uomo, sempre disponibile ad aprire la sua casa di Tocco da Casauria e a mettere a disposizione la sua conoscenza ai tanti studenti che arrivavano dall’università di Roma, dove insegnava, per le ripetizioni estive e ai compaesani che gli chiedevano di dirimere questioni legali. Un polemista, noto per il suo humor, una persona semplice, che sembrava, come lo descrivevano le cronache ottocentesche, “più un pittore di via Margutta che un professore universitario”.
“L’iniziativa di oggi ha rappresentato un altro piccolo passo nella conoscenza dei toccolani illustri che, come Francesco Filomusi Guelfi, si sono fatti strada, nel campo della cultura, della giurisprudenza, della letteratura, della medicina delle arti in genere, in Italia e nel mondo – ha spiegato il sindaco Luciano Lattanzio – e rivolta soprattutto alle giovani generazioni. Ragionando sull'interessante figura di Francesco Filomusi Guelfi – ha concluso Lattanzio – ci siamo interrogati sull’attualità di un grande pensatore e, soprattutto, su come i talenti, la cultura, la preparazione, la conoscenza, il saper fare possono, se non cambiare il mondo, almeno provare a migliorarlo!”.
Tra i presenti, oltre ai sindaci e amministratori del territorio, rappresentanti del mondo dell’associazionismo e gli studenti della classe terza della scuola secondaria di primo grado del paese.
L’addetta stampa Francesca Piccioli
Tocco da Casauria, 25 Maggio 2013